E' uno studio non finito del quadro ora al castello di Racconigi. L'opera può essere datata in base ad una lettera di d'Azeglio al fratello Roberto del 24 marzo 1823: Ho fatto un quadro, finito son pochi giorni, della morte di Leonida; rappresenta il momento in cui cade difeso da pochi de' suoi superstiti, da un lato l'armata di Serse che incalza, dall'altro le Termopili..., nel fondo il seno Artemisio con barche, triremi, fuochi, tende... Con anticipo rispetto al più noto Montmorency il dipinto proponeva l'incontro fra la pittura di paesaggio e soggetti ispirati ad episodi storici. Più spiccato che nel Montmorency risulta in questo studio il legame col contemporaneo ambiente artistico romano neoclassico, in particolare nella minuziosa definizione degli elementi vegetali e nella nitidissima scansione dei piani. La stesura definitiva darà un'interpretazione diversa sia del paesaggio (allargato sulla vista del golfo e ammorbidito in una luce diffusa), sia dello scontro, frammentato in vari duelli.
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Titolo:Studio per la morte di Leonida alle Termopili