Esposto in:
V. Vittorio Emanuele III, Napoli
Aperto adesso: dalle 10:00 alle 18:00
Profilo verificato
Nato nel 1930 a Napoli dove vive e lavora ancora oggi. Ha attraversato molte delle più interessanti correnti di arti visive contemporanee. Lui stesso si definisce un “terapista del pattumierato”, perchè riporta a nuova vita oggetti che hanno cessato la propria funzione originaria. Risale agli anni dell’adolescenza l’amore per i riusi, quando per pagarsi gli studi faceva il rigattiere. Nel 1955 è stato tra i firmatari del “manifesto dell’arte nucleare” i cui esponenti praticavano una pittura non dissimile dalle correnti dell’informale, ma maggiormente sensibile ai temi dell’era atomica, momento di paura e di speranza. Successivamente Persico si allontanò dalla pittura bidimensionale e dal concetto di manufatto artistico tesaurizzabile per passare a esperienze quali le ‘opere praticabili’, così dette perché consentivano al fruitore di interagire con esse, ampliandole o modificandole. Importanti furono in questo periodo le amicizie con artisti come Manzoni, Duchamp, Baj e Breton. Nel 1958 è stato tra i fondatori del Gruppo Sud e della rivista Documento Sud che “nacque per far fronte comune contro la volgarità piedigrottesca della Napoli laurina” (Persico).
Titolo: Macchina utopica con passeggeri
Autore: Mario Persico
Data: 2013
Tecnica: tecnica mista su compensato
Esposto in: Fondazione Valenzi
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