Negli artisti in mostra prevale una visione riflessiva, intrisa di tratti ironici e sarcastici, a volte paradossale e inquieta, oppure scabra e senza enfasi, come avviene in certa letteratura cubana – dalla scrittura diretta e antidogmatica di Virgilio Piñera o di Edmundo Desnoes, al linguaggio graffiante e aspro di Pedro Juan Gutiérrez in cui si sedimentano le tracce dell’universo marginale. Una visione sempre accompagnata dall’interiorizzazione e dal vaglio della storia (con le sue derive), nonché da inarrestabili attitudini sincretistiche. Questi dodici artisti rinnegano qualsiasi canone e impalcatura epica, demolendo ogni pretesa metafisica. Essi offrono un percorso visivo corale e molteplice che mette in primo piano un immaginario di libertà (erede del carnaval cubano) nel quale confluiscono frammenti decentrati di una narrazione d’impegno etico. Qui s’intrecciano spazio pubblico e spazio privato (spesso negato dai precetti del Comunismo), vicende socio-culturali e inattesi percorsi fantasiosi.
Titolo: Life from the Spinning Washing Machine
Autore: Luis Gomez Armenteros
Data:
Tecnica: Tecnica mista
Esposto in: Ex Ospedale di San Rocco
Nella Mostra: CUBA INTROSPETTIVA
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