Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Chiuso oggi: apre domani alle 10:30
Profilo verificato
La scodella che ha dato all'opera è quella con cui la Vergine attinge l'acqua dalla fonte miracolosa per dissetare il figlio, mentre dall'altra parte Giuseppe ha appena colto i datteri dalla palma per sfamarlo; sul fondo si intravede l'angelo che lega all'albero l’asinello, mentre in alto è un tripudio di angeli su nuvole irrorate da un caldo lume dorato, una luce divina che sembra pervadere tutta la scena. Il soggetto del dipinto, commissionato dalla Confraternita di San Giuseppe, che aveva il patronato su una cappella della chiesa parmigiana di San Sepolcro, raffigura il Riposo durante il ritorno dall'Egitto, come si capisce dall’età del Bambino ormai grandicello, e deriva da un passo del Vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo: appare chiaro l'intento dei committenti di conferire un particolare risalto alla figura di Giuseppe, che in effetti domina tutta la metà destra della composizione. Nella calcolata e sapiente orchestrazione compositiva, tutta giocata sulla diagonale nella quale si dispongono i protagonisti della storia sacra, ciò che soprattutto colpisce, come sempre in Correggio, è la straordinaria naturalezza e il profondo senso d'umanità che promana dalle figure divine, quella sottolineatura degli affetti che sarà uno degli ingredienti fondamentali della fortuna dell'artista in età barocca. Allo stesso modo il superbo coro di angeli in alto allude allo straordinario volteggiare degli angeli nella paradisiaca visione della cupola del Duomo, che Correggio stava affrescando negli stessi anni. L'ancona lignea, intagliata da Marcantonio Zucchi su disegno dello stesso pittore, mostra un aggiornato gusto all'antica, oltre che la dedica e la data di completamento dell'opera il 1530. Naturalmente anche questa splendida tavola venne requisita dal governo napoleonico e portata a Parigi nel 1796. Ritornò a Parma nel 1816 e venne esposta nelle sale della Galleria dedicate ai capolavori di Correggio.
Titolo: Riposo durante il ritorno dalla fuga in Egitto detta “Madonna della scodella”
Autore: Antonio Allegri, detto il Correggio
Data: 1528-1530
Tecnica: Olio su tavola
Esposto in: Galleria Nazionale
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