L’immagine video cubana è viscerale e cerebrale, ma sempre in divenire: passa dai profili illustrativi e declamatori alla mescolanza di codici visivi. Ha in comune con le esperienze latinoamericane la commistione di significati poetici e provocatori, quanto di espedienti formali alti e bassi. Scende in strada ed entra in relazione con la sottocultura, i quartieri e gli angoli dimenticati (come per gli artisti Javier Castro, Juan Carlos Alom o Lázaro Saavedra). Dà spazio al corpo e alle sue pulsioni più recondite, incarnando l’energia del politeismo della Santería (detta Regla de Ocha, o Lucumí). E interpreta la precarietà, la potenzialità sociale e le forme di sopravvivenza.
Inoltre diffida delle strategie politiche che si aggrappano ai simboli della nazione in maniera retorica per fronteggiare una società in crisi, mutevole e in continuo fermento. Difatti discute le versioni ufficiali della realtà e della Storia perlustrando e recuperando un repertorio culturale “condiviso”, reso esplicito dalla danza, dai suoni, dalle voci e dal linguaggio comune quali imprescindibili esperienze in cui immergersi.
Titolo: Para el bien mayor
Autore: Grethell Rasúa
Data:
Tecnica: Video still
Esposto in: Ex Ospedale di San Rocco
Nella Mostra: CUBA INTROSPETTIVA
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