In questa tela Ercole è impegnato mentre affronta la settima fatica. Egli sconfigge un toro di enormi dimensioni capace di soffiare fuoco dalle narici che stava infestando l’isola di Creta. Grazie alla sua forza straordinaria il semidio riuscirà nell’impresa di domare il mitico animale.
Come gli altri dipinti della medesima serie, anche questo soggetto è stato realizzato da Gregorio De Ferrari nella fase matura della sua attività, avviata nella bottega di Domenico Fiasella, tra i più rappresentativi maestri genovesi del Seicento, e poi arricchita dalla conoscenza diretta della pittura del Correggio. Le suggestioni emiliane sono state in questo caso impreziosite da rimandi ai modi di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, altro celebre protagonista della stagione barocca genovese.
Titolo: Ercole e il toro di Creta
Autore: Gregorio de Ferrari
Data: 1690 circa
Tecnica: olio su tela
Esposto in: Musei Nazionali di Genova - Palazzo Spinola
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di