1951 (prima versione presentata nella sezione “Arredi mobili” per E.N.A.P.I. alla IX Triennale) 1951-52 (seconda versione con la modifica del cavalletto che permette lo scivolamento della seduta che consente due inclinazioni). Alla IX Triennale di Milano Franco Albini presenta una serie di elementi d’arredo commissionati da La Rinascente, tra i quali due poltrone in malacca e canna d’India, che diventeranno rispettivamente Gala e Margherita nella produzione di Vittorio Bonacina. La loro struttura leggera autoportante è un esemplare omaggio alla tradizione dell’artigianato popolare, quella dei cestai. Albini ricorre a un raffinato dispositivo ingegneristico di tensostruttura per ridare vita al principio originario, potendo così realizzare una forma aerea di seduta che non si basa sul concetto di una struttura da rivestire, ma bensì fa diventare lo stesso rivestimento sistema strutturale.