Sant’Agata di Francesco Guarini, 1638 ca. Olio su tela. 100x75 cm. Questo dipinto appartiene alla produzione più matura dell’artista. È infatti possibile apprezzarne le influenze caravaggesche, soprattutto nei panneggi e nell’utilizzo della luce. Il soggetto è stato ripreso più volte da Guarini e dalla sua bottega. A Solofra è possibile ammirare tre opere su questo soggetto, conservate nella chiesa di Sant’Agata Irpina. Guarini descrive […] il climax emotivo del racconto, non l’azione dei carnefici ma il momento in carcere dopo la violenza subita, […] quando di notte la donna riceva la visita dell’angelo e di San Pietro che le guarisce le ferite (De Luca, 2022). La Santa sgrana gli occhi distratta dal plausibile arrivo di San Pietro ed è lasciato […] alla luce il compito di testimoniare l’orrore del taglio dei seni (ibidem). In questa scena l’angelo appare come un puttino alato. Secondo l’agiografia di Sant’Agata, infatti, dopo avere subito l’amputazione dei seni la donna sarebbe stata soccorsa nella sua cella carceraria da San Pietro che, accompagnato da un bambino porta lanterna, avrebbe sanato le ferite della martire (Lapucci, 2011).
Titolo: Sant'Agata
Autore: Francesco Guarino
Data: 1638 ca.
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Fondazione De Chiara De Maio
Nella Mostra: Chi è come Dio?
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di