La pala è stata realizzata da Cima da Conegliano tra 1505 e 1507, su commissione del canonico Bartolomeo Montini per la propria cappella funeraria nel transetto destro della Cattedrale di Parma. Il dipinto segue il modello tipico della sacra conversazione di stampo veneziano, con la Madonna e il Bambino seduti su un alto trono, circondati da un gruppo di santi disposti a semicerchio, ad accrescere l’effetto di profondità e la curvatura prospettica dell’abside entro cui sono rappresentati. Appena accennati gli attributi che rendono riconoscibili le loro figure: a sinistra San Giovanni Battista con il corpo scarno rivestito di pelli di cammello, al suo fianco i medici Cosma e Damiano dagli abiti eleganti e con la piccola scatola dei loro strumenti, posta sulla base del trono. A destra San Giovanni Evangelista con il libro, Santa Caterina con la ruota dentata spezzata e più vicina al trono Sant’Apollonia con le tenaglie del suo martirio appena visibili sul trono. Nel catino absidale è anche presente un mosaico con la Deesis, che richiama quella tradizione bizantina così viva a Venezia. Molto riuscita è la gradazione luminosa conferita dall’artista, che vede i santi a destra illuminati, mentre quelli sulla sinistra si trovano leggermente in penombra, in linea con lo spazio reale della cappella. A fianco dell’angelo musico un cartiglio in cui compare il nome di Cima, ma non la data, che si può far risalire prima del 1510, anno in cui Montini diede le disposizioni testamentarie per il suo monumento funerario. Il quadro, una delle opere più intense e intime di Cima, nel 1803 fu requisito da Napoleone per essere trasferito al Louvre, ritornò a Parma nel 1816 e fu destinato ad incrementare le raccolte della Galleria.
Titolo: Madonna col Bambino in trono e i santi Giovanni Battista, Cosma, Damiano, Apollonia, Caterina e Giovanni Evangelista
Autore: Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Data: 1507
Tecnica: Olio su tavola
Esposto in: Galleria Nazionale
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