Il dipinto è menzionato dal Bonafede (1888) nel Municipio dell'Aquila con riferimento al Ruther. E' stato considerato opera certa del pittore da Month (1968, 1971). L'opera in esame è tipica della produzione del Ruther, vicina ai dipinti eseguiti prima che egli si stabilisse in Italia. Frimmel (1886, 1918) ha notato tangenze con lo stile di Castiglione, dovute soprattutto al comune riferimento alla pittura fiamminga e alla scelta del genere.