Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Aperto, sta per chiudere: ultimo ingresso ore 18:00
Profilo verificato
Il dipinto raffigura un corso d’acqua attraversato da un ponte quasi identico a quello della veduta di Windsor; sulla strada vi è la basilica palladiana, a destra Palazzo Chiericati, entrambi noti edifici, uno pubblico l’altro privato, di Vicenza. Le gondole, le barche da carico, i burchi, le macchiette ci dicono che siamo a Venezia, ma solo la tipica curva del canale, uno scorcio delle Fabbriche Nuove, in posizione anomala a sinistra del ponte (mentre sono in realtà sulla destra) ci suggerisce che il sito è Rialto. Il ponte coperto deriva da una tavola del capitolo XIII del terzo dei Quattro Libri dell’Architettura di Andrea Palladio, che l’architetto indica come “un ponte di pietra di mia invenzione”, senza menzionare Venezia. La “veduta ideata”, prodotto di rivalutazione del palladianesimo nel contesto di quell’illuminismo veneto, che, presto dimenticata o travisata la lezione di Alessandro Lodoli, tendeva a recuperare il classicismo cinquecentesco, è di problematica datazione.
Titolo: Capriccio con edifici palladiani
Autore: Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto
Data: 1750-1760
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Galleria Nazionale
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