Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Aperto adesso: dalle 10:30 alle 19:00
Profilo verificato
La tavola ha come protagonisti la Vergine con in braccio Gesù bambino e, ai loro piedi e di dimensioni inferiori, quattro santi inginocchiati. Il volto della Madonna presenta tratti molto delicati ed eleganti, così come anche i Santi, le cui fisionomie sono ben caratterizzate. Realizzata da Beato Angelico fra il 1428 e il 1430, l’opera è stata privata della sua carpenteria originaria e nel tempo ha subito dei rifacimenti che ne hanno compromesso l’integrità di lettura: lo spazio manca di definizione, la Vergine e i santi sembrano quasi galleggiare sul fondo oro all’interno di una sorta di nicchia priva di prospettiva. Tuttavia la solenne impostazione delle figure di Maria e del Bambino, il mantello azzurro intenso che prende volume dalla luce e fa percepire la plasticità e la forma della figura umana denotano la grande qualità dell’opera, in cui si riconoscono le novità derivate dalla pittura di Masaccio. Più in linea con lo stile proprio di Beato Angelico è la decorazione in oro nei fregi, negli orli delle vesti e nel motivo fittamente disegnato del tessuto prezioso della tenda con ombreggiature di lacca rossa, la stessa usata per dar corpo ai quattordici serafini graffiti nella battuta della cornice. Acquistato a Firenze nel 1786 il dipinto appartiene a quel gruppo di capolavori scelti dal marchese Tacoli Canacci per incrementare la collezione di “primitivi” toscani del duca Don Ferdinando e che costituiscono uno dei nuclei più antichi e pregevoli delle raccolte artistiche del Complesso della Pilotta.
Titolo: Madonna dell’umiltà, i santi Giovanni Battista e Paolo e l’incontro dei santi Domenico e Francesco; nella cornice, Quattordici serafini
Autore: Beato Angelico
Data: 1425-1430
Tecnica: Tempera e oro su tavola
Esposto in: Galleria Nazionale
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