Esposto in:
40, Place Saint-Corentin , Quimper
Aperto adesso: dalle 14:00 alle 17:30
Profilo verificato
Immagina San Paolo alla luce tremolante delle candele: ieratico, prende vita, diventa irreale. Il suo viso emerge, vivido e colorato, dal fondo oro, luce divina. In piedi, frontale, la sua figura appartiene al mondo celeste. La spada del suo martirio è anche il simbolo della sua carriera di soldato. In mano, le sue epistole, lettere indirizzate alle prime comunità cristiane.
Agli inizi del Rinascimento, il Trecento senese mescola influenze: dall'arte dei mosaici bizantini per la staticità dell'atteggiamento e dello sguardo, e dall'arte gotica per il suo formato ogivale o motivi lavorati a punzone. Il suolo evoca già la prospettiva e le ombre il modellamento del corpo.
Dipinto su tavola, l'opera più antica delle collezioni è un frammento della pala d'altare nella Chiesa di San Domenico a Siena.
Alla fine del XIV secolo la pittura da cavalletto non esisteva. La Chiesa è il principale committente artistico. Vasari nelle sue Vite giudica Bartolo di Fredi come pittore mediocre ai suoi tempi, ma ebbe un certo successo e realizzò questa pala d'altare. Usa la tecnica del fondo oro: su un supporto incollato e poi rivestito con un preparato rosso, applica foglie d'oro, simboli del mondo sacro. Questo polittico, in cinque riquadri, presentava al centro la Vergine degli Evangelisti in cornice. San Paolo era alla sua sinistra. I pochi oggetti conosciuti sono sparsi nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo.
© Musée des beaux-arts de Quimper.
Titolo: San Paolo
Autore: Bartolo di Fredi
Data: 1395-1400 circa
Tecnica: Olio su pioppo
Esposto in: Musée des beaux-arts de Quimper
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