Nel 1799 i francesi trasferirono a Parigi, tra le molte opere d’arte italiane, anche la Venere Medicea degli Uffizi, copia romana dell'Afrodite Cnidia di Prassitele. Antonio Canova venne così incaricato di eseguire una copia dell’opera da porre in sostituzione dell’originale. Nel salone del Museo Civico di Bassano del Grappa è conservato il modello in gesso. La Venere Italica, realizzata nel 1812, venne scolpita in marmo con apposta l’iscrizione “sottratta dall’Imperatore”, e collocata all’interno della Galleria degli Uffizi di Firenze.