Questa statuetta in pietra arenaria, di tipo “steatopigio”, raffigura una donna grassa. Spiccano gli attributi sessuali, mentre mancano piedi, braccia e viso, il che la inserisce tra le testimonianze generalmente riferite al culto della dea-madre. Reperti in pietra di questo tipo venivano prodotti in Europa tra 40.000 e 10.000 anni fa: questa in particolare potrebbe risalire a una delle fasi più recenti di questo periodo. La sua cronologia è comunque molto dibattuta, essendo stata rinvenuta fuori contesto, vicino ad un insediamento neolitico.