La tabula alimentaria traianea è un'iscrizione bronzea rinvenuta nei pressi di Veleia, nel comune piacentino di Lugagnano, e conservata nel Museo archeologico nazionale di Parma. È la più grande iscrizione d'epoca romana, misura 1,38 m di altezza per 2,86 di larghezza. Il suo rinvenimento avvenne nel 1747, durante i lavori di sistemazione di un campo, smembrata e venduta per la fusione dall'arciprete di Mucinasso (PC), i pezzi furono recuperati, ricomposti e, su incarico di Pietro De Lama, restaurati nel 1817 da Pietro Amoretti, la scoperta diede l'avvio agli scavi che nel 1760 portarono alla luce le rovine di Veleia. Una copia è presente nell'Antiquarium di Veleia. L'istituzione degli Alimenta, voluta da parte dell'imperatore Traiano e ricordata da un rilievo rinvenuto nel Foro di Roma ed esposto nella Curia romana, consisteva in un prestito ipotecario concesso ai proprietari terrieri -obligatio praedorium- i cui interessi erano devoluti al mantenimento di fanciulli indigenti, con l'intento duplice di incrementare le attività agrarie e sostenere le famiglie povere per contrastare lo spopolamento delle campagne.
Titolo: Tabula alimentaria traianea, da Veleia, iscrizione su bronzo
Autore: Anonimo
Data: II secolo d.C.
Tecnica:
Esposto in: Museo Archeologico Nazionale di Parma
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