Al centro della stele sono scolpiti un uomo e una donna che si stringono la mano destra. L’uomo veste la toga e tiene in mano un rotolo, mentre la donna regge forse un melograno, simbolo di fertilità. La liberta (cioè ex-schiava) Pettia Ge ha posto questa lapide per sé, per il suo ex padrone Caio Pettio Pilade, per le sue due liberte e per un uomo che era forse il proprio marito, lo scultore Caio Antioco, di cui sono raffigurati gli strumenti di lavoro. La tomba è stata ritrovata a Reggio Emilia, in una necropoli lungo la via Emilia, e risale al I sec. d.C.
Leggi di più
Dettagli
Titolo:Stele funeraria a pseudoedicola della gens Pettia