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Museo archeologico nazionale di Venezia verified

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Altorilievo con Mitra che uccide il toro
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Statua di Artemide
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Statua di Kore
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Busto di Atena
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Ara Grimani
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Statuetta di Poseidone
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Ritratto del cosiddetto Vitellio
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Putti del trono di Saturno
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Putti del trono di Saturno
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Rilievo con Cleobis e Biton
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Statua Cubo
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Rilievo con scene di guerra
Altorilievo con Mitra che uccide il toro
Statua di Artemide
Statua di Kore
Busto di Atena
Ara Grimani
Statuetta di Poseidone
Ritratto del cosiddetto Vitellio
Putti del trono di Saturno
Putti del trono di Saturno
Rilievo con Cleobis e Biton
Statua Cubo
Rilievo con scene di guerra

Altre opere esposte

Descrizione

Questa scultura, che rappresenta Kore – Persefone, fa parte di un gruppo di statuette greche, datate tra la fine del V e gli inizi del IV secolo a.C., che costituivano i pezzi più illustri della collezione di Giovanni Grimani.

La dea indossa una veste a pieghe sottili e un mantello che scende dalla spalla sinistra per avvolgersi attorno ai fianchi in morbidi drappeggi. Lo stile del panneggio leggero ed elegante ha suggerito agli studiosi che l'anonimo autore di quest'opera si sia ispirato all'arte di Fidia. Alcuni dettagli sono degni di nota: i piccoli fori visibili tra le ciocche dei capelli e ai lobi delle orecchie dovuti alla presenza di un diadema e di orecchini di metallo, oggi perduti; la frattura ricomposta sul collo con la testa tuttavia originale e l'assenza degli avambracci. Quest'ultimi erano stati aggiunti, in occasione di un restauro di età rinascimentale per completare la statua frammentaria, insieme ad una cornucopia da cui fuoriuscivano fiori e frutta. Tali integrazioni, poi tolte negli anni '20 del secolo scorso, nacquero da una errata interpretazione del soggetto dell’opera: la figura femminile della dea Persefone fu trasformata nella dea romana dell’Abbondanza, forse prendendo spunto dalle immagini sulle monete imperiali romane. L’errata interpretazione ha quindi dato origine al nome con cui comunemente, ancora oggi, ci si riferisce alla statuetta.


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