Si tratta di un esemplare di grande pregio, decorato a sbalzo in ogni sua parte. La cassa in legno di noce, scolpita a volute nella parte inferiore, presenta un calcio a forma di pera schiacciata. La canna è liscia, tonda, a due ordini (esagona e tonda) e reca incisa la firma in caratteri maiuscoli “LAZARINO COMINAZZO”. La firma sulla canna denuncia l’appartenenza alla manifattura dei Cominazzo, grande e famosa dinastia gardonese di maestri di canne operanti dalla fine del Cinquecento all’Ottocento. I Cominazzo non fabbricavano canne, ma ne erano eccezionali ‘livellatori’, producendo esemplari apprezzatissimi per le straordinarie qualità di sottigliezza e robustezza, unite all’eleganza dell’aspetto esterno.