Questo mosaico, molto bello e raffinato, è stato realizzato nel II secolo d.C. Utilizzando piccole tessere quadrate poste in opera con molta accuratezza, con una precisione non usuale in quel momento storico.
Queste sono di diversi materiali: ricavate in pietra calcarea per il colore bianco e nero, terracotta per quelle rosse e verdastre, pietre e marmi più rari per i colori verde, giallo, rosso porpora, rosso scuro, rosa antico, grigio, marrone e rosato.
La decorazione è inserita in una fascia che lo circonda su tutti i lati, con una treccia semplice resa con tonalità più scure all’esterno che poi sfumano nelle parti interne in tonalità più chiare.
Nella campitura racchiusa da questo bordo spicca un rosone con un motivo centrale piuttosto complesso con quattro boccioli alternati a foglie a cuore all’interno di un motivo identificato come un velarium (la copertura di tela usata negli anfiteatri per proteggere dal sole gli spettatori ), che qui è reso nel volume e nella sua leggerezza grazie a un sapiente e raffinato gioco di sfumature. Lo spazio rimanente è riempito con forme geometriche (rombi e rettangoli) collegati fra loro e con il motivo centrale da sottilissimi girali lineari, pelte e elementi a fiore. All’interno delle forme geometriche vi è la raffigurazione di due boccioli di loto contrapposti.
Il tipo di decorazione elegante e molto vivace grazie al prevalere di linee sinuose rende proprio l’idea di un ricamo su pietra.
Titolo: Pavimento a mosaico in tessere policrome con velarium centrale
Autore: Anonimo
Data: II sec. d.C.
Tecnica: Mosaico
Esposto in: MArTA - Museo Archeologico Nazionale di Taranto
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