Dal teatro di Cesarea proviene questo frammento di statua costituito da una mano che tiene una maschera teatrale femminile con diadema. La maschera ha la bocca chiusa, gli occhi molto grandi e cavi, sopracciglia marcate, capelli con scriminatura centrale. Il diadema fa pensare fosse usata per impersonare una divinità o un’eroina. Il dettaglio della bocca chiusa è assai interessante poiché fa pensare ad una maschera “muta”, usata durante le pantomime, il cui attore non doveva parlare ma esprimersi unicamente attraverso la gestualità e la danza, accompagnato dal coro, dai citaristi e dai suonatori di flauto. E’ possibile che si tratti della statua di una Musa, forse Polimnia, protettrice dei pantomimi. Da fonti tarde sappiamo che proprio la città di Cesarea era nota per la diffusione di questi artisti nella regione.