Il quadro raffigura l’Allegoria del Tempo Ammonitore: Una giovane e attraente fanciulla (la Bellezza), ritratta mentre sta pettinando i capelli intrecciati con perle (simbolo della purezza) davanti a uno specchio (simbolo della vanità), si volge, come colta all’improvviso, ma allo stesso tempo compiaciuta e sorridente, verso un uomo anziano, barbuto, (il Tempo) che, pare giungere all’improvviso alle sue spalle, porgendole un una rosa, allegoria della vita che, come quel fiore, è destinato ad appassire.
La diffusione di questo soggetto profano nel XVII secolo si spiega osservando lo scenario storico in cui si sviluppa l’arte barocca, che esprime il disagio di una società in cui tutto diventava sfuggevole e mutevole.
L’opera è stata attribuita alla cerchia del pittore genovese Domenico Piola (1627-1703), che realizzò un dipinto con il medesimo soggetto, dove identica è la resa degli incarnati leggermente sfumati, i trapassi dal chiaro allo scuro e l’espressione del volto del Tempo.
Collocazione: sala n. 1
Titolo: Il tempo ammonitore
Autore: Anonimo
Data: XVII secolo
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Villa Manzoni
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