Il frammento di papiro appartenuto allo scriba Pashed riporta in un elegante geroglifico le formule per uscire di giorno, che gli egittologi chiamarono il Libro dei Morti. Comparso all’inizio del Nuovo Regno e in uso fino all’Epoca Tolemaica, il Libro dei Morti si compone di una serie di formule magico-rituali (in tutto 192) che aiutavano il defunto a superare gli ostacoli presenti nel viaggio irto di pericoli verso la nuova vita eterna, nell’Aldilà. Le formule del testo potevano essere scritte non solo sui rotoli di papiro, che venivano posti all’interno del sarcofago, ma in parte anche sui sarcofagi, sulle pareti stesse della tomba e su alcuni degli oggetti del corredo funerario.