Come ha confermato il recente restauro, che ha consentito di rimettere finalmente insieme i vari pezzi in cui il mobile era stato da tempo smontato, la struttura in legno, intagliata con volute e motivi floreali di gusto rococò, risale sicuramente alla seconda parte del XIX secolo, quando il gusto per il repertorio ornamentale dell’epoca di Luigi XV era tornato a incontrare grande favore in tutta Europa e in modo particolare in Russia. Gli elementi in porcellana, invece, o almeno sicuramente i sostegni figurati delle mensole, furono realizzati nella manifattura di Meissen nella prima parte del Settecento. Su uno dei due, infatti, è stato rilevato il marchio “K.H.C”, che pare fosse utilizzato per indicare la proprietà e la collocazione dei pezzi, nel caso specifico la “Königliche Hof Conditorey”, ovvero la Reale pasticceria di corte. Come è noto la prima fabbrica di porcellana europea era stata fondata a Meissen, nei pressi di Dresda, per volontà di Federico Augusto, elettore di Sassonia e successivamente re di Polonia con il nome di Augusto II. Il caratteristico marchio con le spade incrociate in sottovernice blu, compare invece sul retro dei medaglioni dei cassetti, che raffigurano scene galanti ispirate alle composizioni di Antoine Watteau, alternati ad altri più piccoli con gruppi di amorini. Per la qualità pittorica delle immagini, ottenute mediante una delicata puntinatura, tali decori sono compatibili con una datazione intorno alla metà del XVIII secolo, quando la ripresa, attraverso le stampe, di invenzioni di artisti del rococò francese come Watteau o Boucher fu ampiamente praticata a Meissen. In sostanza appare chiaro che il mobile fu costruito nel XIX secolo con il preciso intento di utilizzare questi antichi elementi in porcellana, come conferma il fatto che due di essi furono inseriti, in maniera un po’ inconrua, addirittura nella cornice dello specchio. Mentre le placchette ovali sono pezzi piuttosto semplici che ricordano quelli utilizzati come fondelli per scatole o tabacchiere, i sei elementi verticali potrebbero essere appartenuti originariamente a qualche articolata suppellettile da tavola, per la precisione a uno di quei surtout, complicate macchine a più bracci destinate a sostenere piatti o vassoi di frutta o dolciumi, che nel Settecento erano usati come centrotavola. Tale ipotesi trova conferma nel marchio rinvenuto su uno dei pezzi che, come si è visto, ne rimanda la destinazione proprio alla pasticceria reale.