Le croci, provenienti da una necropoli rinvenuta nell’ultimo ventennio dell’Ottocento tra i comuni di Fornovo San Giovanni e Caravaggio(Bergamo), sono state realizzate in lamina d’oro decorata a stampo e successivamente ritagliata. Il ricco repertorio ornamentale, costituito soprattutto da intrecci di nastri e figure animali molto stilizzate, veniva impresso sulla lamina con l’ausilio di punzoni geometrici o sagome ripetute più volte sulla superficie aurea. Gli elementi si dispongono sulla superficie a volte in modo disordinato, presentando intrecci disorganici di nastri e dettagli animalistici, medaglioni, aquile e motivi ornamentali di tradizione bizantina. Secondo il costume funerario longobardo le croci erano cucite sul velo che ricopriva i defunti di alto rango, sepolti con gli oggetti di corredo, e documentano al conversione al Cristianesimo (Arianesimo) della popolazione longobarda. Le tombe, appartenute soprattutto a guerrieri sepolti a volte con i loro cavalli, erano allineate in file e hanno restituito principalmente armi e parti di finimenti dell’abbigliamento militare ma non mancano gli oggetti di uso quotidiano.