Questo cratere (vaso per mescolare il vino con l’acqua), prodotto da un'officina campana nel IV secolo a.C, illustra sul lato principale uno dei miti più noti della tragedia greca: il mito di Oreste. Macchiatosi della colpa terribile di aver ucciso la madre Clitemnestra per vendicare il padre Agamennone, Oreste è perseguitato dalle Erinni, vendicatrici delle ingiustizie umane. La scena raffigura Oreste, che brandisce ancora la spada con cui ha ucciso la madre, mentre si rifugia presso il tripode (recipiente con sostegno a tre piedi) di Apollo, simbolo del santuario del dio a Delfi, inseguito da una Erinni. Dalla parte opposta sono Apollo, che tendendo l'arco minaccia la figura femminile e Pilade, amico carissimo di Oreste.
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Titolo:Cratere con raffigurazione del mito di Oreste