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Scalone d'Onore
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Apoteosi di Apollo
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Ritratto di Lady Digby
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Giacomo Raffaelli - Centrotavola dell'Incoronazione
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Pendola delle Sabine
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Ciclo di arazzi di Giasone e Medea
Scalone d'Onore
Apoteosi di Apollo
Ritratto di Lady Digby
Giacomo Raffaelli - Centrotavola dell'Incoronazione
Pendola delle Sabine
Ciclo di arazzi di Giasone e Medea

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Descrizione

Nel 1743 il Bâtiments du Roi incaricò Jean-François de Troy di realizzare una serie di arazzi per la Manifattura dei Gobelins. Il tema della serie La storia di Giasone e Medea è tratto dal VII libro delle Metamorfosi di Ovidio. L'intero ciclo è composto da sette arazzi che rappresentano scene del mito greco: Giasone promette fede a Medea; Giasone doma i tori; I soldati spuntati dai denti del drago girano le loro armi l'uno contro l'altro; Giasone prende il vello d'oro; Il matrimonio di Giasone e Creusa; Creusa viene uccisa dalla veste magica che Medea le ha regalato; Medea pugnala i suoi due figli da Giasone, dà fuoco a Corinto e parte per Atene.

Diverse serie sono state realizzate con lo stesso tema. La prima serie completa, tessuta di lana e seta tra il 1750 e il 1754, fu richiesta ai Gobelins dal Garde-Meuble de la Couronne (Deposito Reale di Mobili) nel 1758. Nel 1770, gli arazzi furono utilizzati per decorare il padiglione eretto a Strasburgo per l'ingresso di Maria Antonietta in Francia come sposa di Luigi XVI. Nel 1775 l'intera serie fu donata all'arciduca Massimiliano d'Austria, figlio di Maria Teresa d'Austria e fratello di Maria Antonietta, da Luigi XV. L'arciduca, a sua volta, lo inviò al Palazzo Reale di Milano.

La serie rimase a Milano sotto il dominio di Eugenio de Beauharnais, nipote di Napoleone e viceré d'Italia. Nel periodo della Restaurazione gli arazzi di Giasone, tranne uno - Giasone doma i tori -  attestati ancora al Palazzo Reale nel 1900, furono temporaneamente spostati nella Villa Reale di Monza per far posto alla serie degli Atti degli Apostoli di Raffaello, almeno fino al 1908 quando ritornarono nelle Sale degli Arazzi del Palazzo Reale e vi furono custoditi fino al 1943. L'intera serie fu poi spostata nella Sala della Tavola di Marmo Verde (allora Sala degli Arazzi) al secondo piano di Villa Carlotta a Tremezzo, per proteggerla dai bombardamenti degli alleati. Nel 2000, gli arazzi tornarono al Palazzo Reale come parte del progetto del Museo di Palazzo Reale, che vide una prima riorganizzazione delle sale storiche.


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