Simbolo della Raccolta dei Vetri, il calice in vetro cristallino è stato probabilmente commissionato da un successore di Francesco Sforza, forse Ludovico il Moro. Ornato da gocce di smalto rosso e bianco e da semisfere dorate, reca due targhe araldiche sforzesche sormontate da una corona ducale dorata. Nello stemma quadripartito si riconoscono le bisce viscontee e le aquile imperiali. Unico prezioso superstite di un servizio da tavola per i Signori di Milano, il bicchiere, restaurato al nodo nel Seicento, è stato acquistato nel 1900.