Il calco rappresenta un satiro dormiente, sdraiato su pelle di animale adagiata su una roccia, la testa, coronata di edera, rivolta verso la roccia e poggiata alla spalla sinistra, le caratteristiche orecchie a punta. Il corpo muscoloso è anatomicamente dettagliato, il braccio destro portato dietro la testa, mentre il sinistro è lasciato cadere, le gambe divaricate con il piede destro poggia sulla roccia e il sinistro a terra. L’originale, da cui il calco deriva, è posto alla Gipsoteca di Monaco, datato alla seconda metà del III sec. a.C. Ritrovato nel 1624 circa nei fossati dei Castel Sant'Angelo a Roma, entrò a far parte della collezione Barberini nel 1628, dove rimase per lungo tempo, nonostante le numerose offerte di acquisto di cui fu oggetto. Opera estremamente apprezzata e ammirata, fu acquistata dal principe ereditario Ludovico di Baviera nel 1818.
Titolo: Calco Fauno Barberini
Autore: Anonimo
Data:
Tecnica: Gesso
Esposto in: Museo dell'Arte Classica
Tutte le mostre in corso ed in programma dove sono presenti opere di