Metauros da sempre ha avuto una forte connotazione commerciale, fatta di fitti contatti e scambi. Tra la fine del VI e gli inizi del V sec. a.C. inizia a stringere rapporti più solidi con Rhegion e con Locri, sullo Ionio. Le influenze locresi si manifestano soprattutto nelle arule (altari) fittili con scene di zoomachia (combattimenti tra animali) e sfingi che probabilmente erano impiegati per rituali in onore del defunto, segnalando al contempo la presenza della tomba.
Titolo: Arula (piccolo altare)
Autore: Anonimo
Data: VI secolo a.C.
Tecnica: Terracotta
Esposto in: Museo Archeologico di Metauros
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