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JULIE MEHRETU Mostra tutte le foto
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in corso

JULIE MEHRETU

Dal 17 marzo al 6 gennaio 2025

Palazzo Grassi

Palazzo Grassi

Campo San Samuele, Venezia

Aperto adesso: dalle 10:00 alle 19:00

Profilo verificato


Palazzo Grassi presenta un grande progetto espositivo dedicato al lavoro dell’artista americana Julie Mehretu (1970, Addis Abeba), a cura di Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista stessa. L’esposizione include opere realizzate da artisti che fanno parte di una cerchia di amici stretti di Julie Mehretu o personalità che l’hanno influenzata.

La mostra riunisce oltre sessanta dipinti e incisioni di Julie Mehretu realizzati durante un periodo di venticinque anni, inclusi molti dei dipinti realizzati dall’artista tra il 2021 e il 2023. Presentata sui due piani espositivi di Palazzo Grassi, la mostra include opere della Pinault Collection, oltre a prestiti provenienti dalla collezione dell’artista, da musei internazionali e da collezioni private. 


Gli artisti e autori che affiancano l’opera di Julie Mehretu sono Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, ponendo in dialogo la pittura con la poesia, la scultura, il cinema, la voce e la musica. La pratica di Julie Mehretu è caratterizzata da varie forme di collaborazione e conversazione sostenuta con altri artisti. Mettendo in primo piano la relazione tra affinità intellettuali ed emotive e la produzione artistica, la mostra disegna un ritratto collettivo di una comunità artistica in dialogo costante.

Il lavoro di Julie Mehretu è astratto. Le sue composizioni, sensuali ed emotive, sono intrise di tracce e segni immaginativi che emergono alla superficie da una densità di idee complesse e stratificate che hanno origine nel suo impegno di lunga data con le tradizioni e le tracce della storia e della fotografia. I suoi riferimenti sono di vasta portata: la storia dell’arte, la sociopolitica, la geografia, l’attualità e la vita privata. Eppure, la sua insistenza sul linguaggio dell’astrazione le ha offerto uno spazio unico di emancipazione per la sperimentazione e l’espressione.

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